Lavorando come interprete in Germania per le lingue italiano, tedesco e inglese per aziende e istituzioni situate anche in altri paesi europei partecipo ad eventi di ogni tipo, conferenze, convegni, riunioni aziendali, fiere, lanci di nuovi prodotti etc. Spesso mi interrogo sull’impronta ecologica di questi eventi. Sappiamo bene che per avere una reale opportunità di contrastare il cambiamento climatico le scelte di ogni singolo individuo in quanto consumatore, seppur fondamentali per migliorare l’accettazione della svolta climatica da parte della popolazione, non saranno sufficienti per realizzare il cambiamento di paradigma richiesto. È necessario che interi settori modifichino radicalmente il proprio business. Questo richiede un cambiamento profondo del contesto nel quale ci muoviamo, dalle reti di trasporti all’approvvigionamento energico e all’agricoltura.

Tuttavia, anche in assenza di queste condizioni è possibile già oggi, con piccoli accorgimenti, ridurre in modo considerevole l’impatto di un evento o di un incontro. Negli ultimi mesi, anche grazie ai meriti del movimento Fridays for Future e all’emergere di una più seria volontà politica si sono verificati, anche nel mondo degli eventi e delle conferenze, cambiamenti incoraggianti. Di seguito alcuni consigli su come gli organizzatori di eventi, ma anche ogni singolo partecipante, possono ridurre ulteriormente l’impatto ecologico di un evento:

1. Spostamenti
Un evento internazionale richiama per definizione ospiti da svariati paesi. Questi spostamenti, specie se effettuati in aereo, determinano notevoli emissioni di CO2. La prima regola d’oro per ridurre l’impatto ambientale è, ove possibile, preferire il treno all’aereo. Le più grandi città dove si svolgono conferenze, come Berlino, Amburgo, Francoforte e Monaco sono connesse da treni veloci e in Italia l’AV ha reso superflui i collegamenti aerei tra Roma e Milano. Specie se ci si deve spostare solo di poche centinaia di km il treno è un’ottima alternativa: grazie a connessione wi-fi e prese per la corrente si riesce a lavorare ancor più concentrati che in ufficio perché non si viene interrotti da telefonate o distratti dai colleghi. E si ha il lusso di vedere un panorama diverso ogni volta che si alza la testa dal computer. Lavorando come interprete in Germania sfrutto spesso gli spostamenti in treno per ultimare una traduzione o prepararmi all’incarico di interpretariato successivo o anche semplicemente leggendo i giornali in italiano, inglese e tedesco.

2. Alloggio
Sempre più catene di hotel pongono un accento particolare alla sostenibilità, invitando i propri ospiti a riutilizzare gli asciugamani e riducendo la quantità di confezioni monodose do prodotti per la cura della persona. Ovviamente la soluzione migliore per ridurre l’impatto ambientale dei soggiorni in hotel sarebbe convogliare i propri ospiti verso queste strutture, che spesso perseguono una strategia più ampia che comprende anche la gestione dei rifiuti, l’impiego di energie rinnovabili e la preferenza per alimenti a km zero e provenienti da agricoltura biologica. Svolgendo la mia attività di interprete in Germania ho avuto occasione di soggiornare in alcuni di essi.

Indipendentemente dalle scelte strategiche della struttura in cui si trova, ogni ospite può comunque scegliere di ridurre l’impatto ambientale del proprio soggiorno in hotel portando con sé i propri prodotti per la cura della persona, evitando così di utilizzare le confezioni monodose messe a disposizione dall’hotel e utilizzando per più giorni gli asciugamani, come si farebbe normalmente a casa propria.

3. Materiale informativo e pubblicitario
Chi di noi non partecipa ad un evento munito di un tablet o un piccolo pc? Quasi tutti i partecipanti ad un evento o una fiera dispongono di un supporto digitale. E allora perché non scambiarsi informazioni, presentazioni, biglietti da visita e prospetti informativi in formato digitale? Si viaggerà più leggeri e soprattutto non si rischierà di perdere bigliettini e fogli volanti. Utilizzare un supporto digitale non significa rinunciare alla possibilità di prendere appunti a mano o sottolineare le parti interessanti di un articolo. È sufficiente dotarsi di una smart pen e abituarsi a prendere appunti sul tablet, risparmiando ulteriore peso e carta e avendo il vantaggio di avere sempre con sé i propri appunti, anche quando si dimentica il quaderno a casa. Io trovo molto pratico non dover dipendere dalla carta stampata. Se il testo da tradurre o il discorso da interpretare arrivano, come spesso accade all’ultimo minuto quando sono già in viaggio, posso scaricarlo sul tablet e prepararmi all’interpretariato scribacchiando il pdf come fare con un foglio di carta.

4. Cibi e bevande
La prima regola per ridurre l’impatto ambientale del catering di un evento è tagliare gli sprechi. Spesso si tende ad offrire buffet con una grande varietà di piatti e certamente molti degli avanzi vengono gettati vita. Chi viaggia per lavoro non è in vacanza e non si avvicina ad un buffet con le stesse intenzioni di un turista in un villaggio all-inclusive. Spesso si cerca qualcosa di semplice, simile a ciò che si mangerebbe in una giornata normale di lavoro e che non appesantisca troppo la digestione. È anche nell’interesse dell’organizzatore della conferenza che gli ospiti non siano assonnati nella seconda parte della giornata. Meglio optare per piatti semplici, poco elaborati e offrire una ragionevole scelta di piatti prevalentemente vegetariani per accontentare tutti i gusti e abbassare notevolmente il bilancio energetico del buffet.

5. Stoviglie usa e getta
Fortunatamente la quantità di bicchieri, piatti e posate usa e getta che circolano agli eventi diminuisce sempre di più. Oltre a ridurre i rifiuti, la riscoperta di questa sana abitudine aggiunge un tocco di cura ed eleganza al rifresco o al buffet organizzato, migliorando l’impressione complessiva che gli ospiti avranno dell’evento e abbattendo i costi di approvvigionamento di stoviglie usa e getta.
Per essere ancor più virtuosi ogni singolo partecipante dovrebbe pensare anche a ridurre i rifiuti che potrebbe produrre nel viaggio che intraprende per recarsi alla conferenza e rientrare nel proprio luogo di residenza.

Chi viaggia tanto dovrebbe dotarsi di una bottiglia riutilizzabile, preferibilmente da 1 l per i viaggi lunghi, per evitare tendenzialmente di acquistare bottigliette di plastica. A chi come me non vuole rinunciare ad un caffè bollente da sorseggiare in treno consiglio di munirsi di una tazza da viaggio riutilizzabile. Da poco ho scoperto questa cup tascabile che porto sempre con me.

Con questi piccoli accorgimenti è possibile ridurre sensibilmente l’impatto del proprio evento, senza dover rinunciare ai vantaggi di una conferenza ben riuscita e al piacere di incontrarsi di persona e condividere momenti di convivialità.

Per saperne di più: qui trovi le linee guida della Commissione Europea sull’organizzazione di riunioni sostenibili: Guidelines on organising sustainable meetings and events at the Commission

Chi sono: da anni svolgo l’attività di interprete in Germania e in altri paesi europei. Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata ai miei servizi.

 

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